VISIONE DI UN'OPERA

Titolo: Rd.Mx.2.0
Autore: Lestath De Lioncourt
Inserita: 21/09/02

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"cazzo che bruciore....gli occhi ...gli occhi...mille aghi dentro...questo riflesso..questa luce" il cielo, una tavola d'amianto cancerogeno, per l'ennesimo giorno, fodera e congela la brezza malsana che raschia i calcinacci della periferia a Nord di Amburgo!!! Sono le quattro del pomeriggio e sembra il crepuscolo!!!
"cazzo, cazzo!!!!" la mano tremante sul tavolinetto di cristallo....una capsula di gelatina dura, bicolore: la inghiottisce e aiuta il tutto con l'ultimo sorso di jack, incrostato in fondo alla bottiglia ambrata.
"come bruciano" il riflesso sul tavolinetto, tra polvere bianca, gocce variopinte e mozzikoni: un viso scavato, un cranio rasato, che incorniciano due occhi iniettati di sofferenza, evidenziati da occhiaie giallo-viola!!!
"24 anni...guardate lì...sembro un fottuto tossiko del porto...." si alza preso da un'altra fitta pulsante alla testa, la capsula non fa effetto, il cibo lo disgusta, anke la violenza non gli da più quelle scarike adrenalinike degne dei migliori acidi fiamminghi...il piacere nel far del male, nel pikkiare il più debole, i diversi, sta lasciando il posto ad una strana sensazione, una nuova ricerca del godere: non riesce ankora a focalizzare quella miscela di scariche ormonali ed elaborazioni encefaliche, non riesce a capacitarsi di quell'effetto particolare che gli da la vista del sangue....immaginate l'eccitazione più forte che avete mai provato mista al terrore, ad un disagio del tutto umano!!
"basta.....non ne posso più" allunga la mano sul letto disfatto, prende il cellullare ed è già in strada: si guarda intorno, sceglie......un Mercedes Slk500 non male!
Cronometrate 10 secondi al vostro Tag e siete già proiettati sulla HighWay a 250 Km/h: intorno sfrecciano eleganti palazzi ottocenteschi, degradati quartieri simil-favelas, grattacieli ultratecnologici....l'Interland della tetra Amburgo dritti verso la splendida Lubeck!
"aaaaaaarghhhh, che male..." in lontananza i contorni appuntiti dell'immenso porto, un contributo al grigiore che regna sovrano, luci intermittenti, a migliaia, uniche note colorate in quella città di ammalati, poveracci, morti viventi.......250....270......non arriva più!!
Intorno i colori si stanno incupendo; le ombre, se solo c fossero,si allungherebbero!
Il grigio lascia il posto al nero, graduale, flash gialli fottografano la carrozzeria immacolata: un mare di catrame nero illuminato a festa davanti..... Lubeck!!
Sfilacciate garze di nebbia diradano il loro velo, al passo cadenzato degli anfibi, ammakkati da nasi, costole, facce fracassate; puzza di urina, marcio esala dai muri : il passo continua, ritmico, preciso, volta in vicoli più stretti, contorti, anonimi.....batte ad una porta facillante!
"Non t preokkupare, è un male passeggero... ed ho un rimedio per te...non sei venuto forse per questo???"
Un sorriso affilato, quasi ferino, accompagna due okki cerulei indagatori: strano, tutte le volte che lo guarda, sente come se qualkosa gli "frughi" l'anima in cerca dei suoi pensieri più inaccessibili!!! Ha paura e lei lo sente, come un predatore che fiuta l'aria in attesa del forte odore del terrore della propria vittima, acquattata nell'erba alta!
"mi sto sbagliando?" gli porge l'inalatore: estrae dalla tasca il tubicino ad Y, in alluminio immacolato, lo inserisce, da esperto, nella piccola fessura della capsula di vetro, proprio nel centro.
La guarda ancora una volta, la paura lo attanaglia tutte le volte, un bambino con in mano una pistola carica: un cilindro di vetro, al centro un setto di alluminio, ai lati di questo due fasi, una rossa rubino, l'altra scura, quasi nera.
Sente i suoi occhi su di lui, la sua repulsione verso quel gesto sembra svanire "a comando"...ora entra la bramosia, il desiderio folle.
"a te la notte buia, senza luci, gelida, eterna....a te il crepuscolo, l'ultimo che ricorderai e vedrai...a te il nettare della vita....."
Infila la cannulla nelle due narici, chiude gli okki, ruota le due parti di vetro, di differente colore, in sensi opposti....il setto si apre...le due fasi si mescolano....un fiume a pressione viene sparato su per il naso....
Un'ondata di mille atmosfere, esplode nel cranio, il naso si liquefa per l'attrito eccessivo...la pelle del volto si incenerisce e i muscoli si sfilacciano in mille fibre, gli occhi implodono ...mille profumi corrodono il corpo scosso da convulsioni tetaniche...l'anima impaurita dalla dannazione che sta corrompendo quell'essere non-morto vede la sua salvezza ...una voragine tra le quattro dimensioni, una super stringa che si snoda e mostra la sua reale essenza: è fatta di sangue e si liquefa in un immenso fiume denso, pulsante, caldo che lo inonda, lo inebria, fino ad annegarlo!!!
Bevi, bevi, mio amante e staremo insieme stasera, abbracciati, staremo insieme domani...staremo insieme fino a quando il sole non inghiottirà questa piccola sfera di cose destinate ai vermi.... godi nell'estasi che ti dono!!
Le unghie si stakkano senza dolore e tutto quel putridume che ricopre le ossa, si ritira, come un fiume nella stagione arida; le viscere acquistano la consistenza dell'acciaio, espellendo tutti i liquami inutili; i muscoli sembrano quasi rinascere da queste, contratti, marmorei....
Eccola, splendida, e gli dona un sudario stupendo, bianchissimo, lucente: la sua nuova pelle, perfetta, incorruttibile, impenetrabile da lama o proiettile!!!!
Sente la sensibilità riacquistata, apre gli occhi e la vede: bella, nel buio totale, lei brilla di luce propria, un angelo..
"Ho sete....ho troppa sete....ma ke è .." non riesce a terminare stupito dalla bellezza nascosta e nuova delle tenebre: si guarda le mani, guarda gli affreschi sul soffitto, rapito in estasi!!!
"Vieni con me", lo prende per mano e penetrano nell'angolo più buio e inaccessibile della stanza!

 

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