VISIONE DI UN'OPERA

Titolo: 3 settembre 1999
Autore: Lucia del Chiaro
Inserita: 03/09/01

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Uno, due, tre, quattro... Se faccio meno di trenta passi da qui fino al palo l'esame mi va bene. Come ogni volta prima di un esame aspetto il treno. Come ogni volta ho strizza. Strizza e senso di colpa. Il vago strisciante senso di colpa di chi ha  paura. Paura di non aver studiato tutto, di non aver studiato bene. 
Insieme pero' mi tranquillizza l'idea di non avere piu' tempo per studiare. "Ormai quel che e' fatto e' fatto". Falso. Posso studiare aspettando il treno, sul treno stesso come tutti gli altri studenti, mentre aspetto di essere chiamata... Il problema e' che non ne ho davvero piu' voglia. Fisica e' una materia di merda e domani l'avro' gia' dimenticata. Ventisette, ventotto... Con un salto raggiungo il palo giusto intempo col ventinove. Bisogna barare nelle sfide col caso. Il treno e' in ritardo. Io no. Io non arrivo mai tardi. Mai. Semmai arrivo in  anticipo. E poi rompo le palle a chi arriva tardi. I miei amici dicono che sono troppo ansiosa. Uno un giorno mi disse che ero addirittura ansiogena. Naturalmente lo stavo aspettando, stavo aspettando che finisse la doccia, che uscisse dal bagno e che finalmente si accorgesse che lo stavo aspettando. Credo che stia ancora regolando la temperatura dell'acqua... Ormai non e' piu' importante. Adesso aspetto un treno, aspetto di arrivare a Pisa, aspetto di dare l'esame. E poi aspettero' di innamorarmi di nuovo. Speriamo di non dover aspettare troppo... Fa freddo freddo. La stazione di Ripafratta sembra persa nel limbo delle ferrovie italiane. 
Forse la stazione non esiste quando non ci sono  passeggeri che vi devono scendere o salire. Stamani ci sono solo io e la stazione e' qui per me...

 

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